Partito nel 2014 e conclusosi nel 2016, il progetto WISE (Welfare for Improved Social dimension of Education), finanziato dall’Unione Europea e supportato dal porgramma Erasmus+, si è basato sulla partnership di Fondazione Endisu, Universitas Studiorum Catholica di Zagabria (Croazia), John Paul II Catholic University di Lublino (Polonia), Åbo Akademi University di Helsinki (Finlandia) e Fondazione CRUI per le Università italiane coordinate da EDUCatt – Ente per il Diritto allo Studio dell’Università Cattolica.
L’iniziativa ha voluto promuovere e testare, attraverso una ricerca sul campo che ha interessato più di 126000 individui in 4 diversi Paesi, nuovi servizi di diritto allo studio incentrati sui reali bisogni degli studenti. Nella prima fase del progetto, grazie al supporto del partner scientifico ALTIS che ha ideato un questionario ad hoc, si è voluto identificare e monitorare i bisogni degli studenti in precise fasi del loro percorso di studi.
Per questo la vita accademica è stata segmentata in 3 diversi momenti – ingresso, attraversamento e uscita – e i bisogni suddivisi per aree di attività con l’obiettivo di individuare le zone di maggiore soddisfazione e quelle di maggiore carenza, quindi più necessarie di attenzione da parte degli Enti convolti. Le risposte, di oltre 9000 studenti, si sono sostanzialmente allineate mostrando un’elevata percezione di importanza per i bisogni connessi al supporto finanziario e, sorprendemente, alla fase d’uscita dalla vita accademica.
Di qui, la base di partenza per la fase successiva del progetto WISE, ovvero la sperimentazione di nuovi servizi rispondenti alle esigenze espresse dai risultati della survey e interpetati grazie a quella che è stata chiamata la “matrice WISE complessiva”: un’iniziativa che ha messo lo studente al centro di un insieme di azioni finalizzate a guidare le strategie di welfare universitario su scala internazionale contribuendo, con servizi mirati, al miglioramento di un momento importante della vita universitaria.